venerdì 7 novembre 2014

TORTA DI PERE E NOCI

Buona seraaaaaaaaaaaa !!!

Tutta l'Italia è invasa dall'acqua e per la maggior parte rintanata in casa...Ci tiriamo su con un buon dolce???

"TORTA DI PERE E NOCI"


Ingredienti per una torta di medie dimensioni:
  • 100 g. di gherigli (noci sgusciate)
  • 150 g. di burro
  • 150 g. di farina
  • 150 g. di zucchero
  • 3 uova
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • un cubetto di cioccolato fondente
  • 3 pere mature
  • 1 bustina di lievito per dolci

Prima di tutto montate per bene le uova con lo zucchero e successivamente aggiungetevi il burro che avrete sciolto a fuoco basso e fatto raffreddare.
Versate dunque pian piano la farina e amalgamate. Arricchite il composto con il cacao ed il lievito e miscelate il tutto.



In ultimo aggiungete le noci sbriciolate; avendo cura di lasciarne una manciata. 






A questo punto sbucciate le pere e tagliatele a fette di circa 1/2 cm.

Imburrate una tortiera e riempitela con 2/3 di impasto,


copritelo creando uno strato di pere

aggiungetevi le noci  messe da parte e                                                                               grattugiateci su il cioccolato fondente. Ricoprite infine con il restante composto.

Non preoccupatevi qualora non riusciate a uniformare perfettamente l'impasto.
Infornate a 180° per circa 35 min.

BON APPETIT!!!




mercoledì 5 novembre 2014

CREPES

Salve amici,
oggi vi parlo di..."CREPES"


L'origine delle crepes, dal latino crispus, ovvero arricciato o ondulato da cui poi nasce il termine in italiano che le indica "crespelle"; è antichissima. Molti la farebbero risalire al V secolo, quando Papa Gelasio le porse ai pellegrini francesi giunti a Roma nel giorno della Canderola. Si narra che da allora in Francia siano divenute simbolo di amicizia ed alleanza oltre che dolce tipico di tale festa.
Le crepes sono per antonomasia un piatto ormai tipico della cucina francese conosciuto in tutto il mondo.
La loro versatilità permette di realizzare ricette sia dolci che salate.

Ricetta per 6 persone (dosi e preparazione per la ricetta base utilizzata sia per le crepes salate che per                                     quelle dolci)

  • 250 g. di farina
  • 1/2 l. di latte
  • 4 uova
  • 50 g. di burro

Ponete le uova in una ciotola e montatele a neve; aggiungete quindi il latte lavorando per bene con lo sbattitore.

A questo punto versatevi lentamente e man mano la farina, continuando sempre ad amalgamare gli ingredienti.
Sciogliete il burro in un pentolino ed una volta raffreddatosi aggiungetelo al composto.
Prendete, dunque una padella antiaderente (di circa 20 cm di diametro) e ponetela su un fornello a fuoco basso; una volta calda cominciate, aiutandovi con un piccolo mestolo, a versarvi all'interno il composto. Con una spatolina spalmate la pastella su tutto il fondo.



Non appena vedrete che i bordi della vostra cialda cominciano a dorarsi, girate la crepes dall'altra parte. Non preoccupatevi qualora la prima si rompa...è normale!!! Andrà meglio con la seconda!!!
Appena pronta fatela scivolare in un piatto piano e continuate seguendo la stessa procedura fino all'esaurimento della pastella.


Le vostre crepes sono dunque pronte per essere farcite come più vi aggrada.



BON APPETIT !!!





martedì 4 novembre 2014

COLVA BISCEGLIESE

Potevo non parlarvi, da buona Biscegliese, della "COLVA"?


La maggior parte dei cittadini Biscegliesi conosce la tradizione antichissima cristiana che si cela dietro questo "magico" piatto servito nel mese di Novembre, mese dei defunti; ovvero che ogni chicco di grano mangiato simboleggia una preghiera rivolta alla salvezza delle anime del Purgatorio.
In realtà questo dolce ha origini ben più antiche e sicuramente pagane. Richiama molto, infatti, la Kòlluba (colliva) greca; piatto che non mancava mai nei banchetti in onore dei propri defunti.
La leggenda ellenica narra inoltre che questa pietanza venisse offerta a Dioniso ed Ermes come rito propiziatorio.
La colva racchiude in ogni suo singolo ingrediente un significato:
il chicco di grano che germogliando una volta messo sottoterra rappresenta la rinascita; il vincotto che richiama il vino versato dagli Etruschi sulle tombe dei propri cari ed infine e non ultimo la melagrano che è il simbolo della vita.



Ricetta classica per 10 persone

  • 500 g. di grano
  • 300 g. di mandorle tostate
  • vincotto
  •  2 melagrane
Setacciate il grano per eliminare eventuali impurezze dopodichè sciacquatelo e mettetelo a bagno per una notte intera.
Il giorno seguente sciacquate nuovamente e copiosamente il grano e versatelo in una pentola; ricopritelo d'acqua e cuocetelo a fuoco lento. I tempi di cottura sono generalmente dalle due alle tre ore (dipende dalla tipologia del frumento). Qualora nel mentre vi accorgeste che l'acqua si sia consumata, aggiungetene altra ma tiepida, mai fredda.
Una volta cotto, scolatelo e lasciatelo raffreddare.


A questo punto tostate per qualche minuto nel forno già preriscaldato le mandorle. Sbriciolatele grossolanamente.


Nel frattempo sgranate le melagrane.


Prendete delle ciotole o dove meglio gradite servire la colva ed unitevi il grano, le mandorle tostate, i chicchi delle melagrane ed infine unitevi il vin cotto.

Variante alla ricetta classica: sostituzione del vincotto con il cioccolato. 
Per prepararlo:
  • 200 g di zucchero
  • 2 l. di acqua
  • 200 g. di cacao amaro
  • 200 g. di cioccolato fondente
In una pentola miscelate per bene lo zucchero con il cacao amaro; aggiungeteci i due litri d'acqua e mettete il tutto sul fornello. Fate cuocere per circa 15 min. a fuoco lento.
Una volta pronto lasciate raffreddare.


Nel mentre prendete il cioccolato fondente e riducetelo in scagliette.
Quindi unite il grano, le mandorle tostate, i chicchi di melagrano, le scagliette di fondente e bagnate il tutto con il cioccolato sciolto.

BON APPETIT!!!!

venerdì 31 ottobre 2014

TORTA DI MELE

Buon Halloween a tutti !!!
Ovviamente tutti quanti sappiamo che si tratta di una festività di origini celtiche e nello specifico derivante dalla festa di Samhain, che celebrava la fine dell'estate e l'inizio del buio invernale.
I romani inneggiavano il 31 Ottobre Pomona, la dea dei semi e dei frutti; inoltre nello stesso giorno commemoravano i propri morti.
Nel 609 Papa Bonifacio IV istituì, il 1 Novembre, la festa di tutti i martiri dedicando a questi il Pantheon di Roma; successivamente nel 741 Papa Gregorio III, probabilmente nel tentativo di unire le varie tradizioni, ampliò tale festa anche a tutti Santi e la sera precedente cominciò ad essere chiamata comunemente in Inghilterra All Hallows 'Eve da cui poi Halloween.
In conclusione dunque al di là di ogni polemica che l'addita come una semplice festa pagana, Halloween è prima di tutto una festa contadina che vedeva gli agricoltori salutare i raccolti estivi e prepararsi ai mesi freddi.
Non tutti inoltre sanno che anche nei nostri piccoli paesi mediterranei, e di sicuro a Bisceglie, i ragazzi si mascheravano con cenci e lenzuola e giravano per le case dei parenti. Questi, quantomeno, sono i racconti di mia nonna, che vanno ben al di là della commercializzazione e diffusione telematica.

Che ne direste ora di un pò di "classica" dolcezza??
Prepariamo la "TORTA DI MELE"






Ricetta per una torta di medie dimensioni:
  • 250 g. di farina
  • 200 g. zucchero
  • 2 uova (grandi)
  • 1 limone
  • 1 bustina di lievito vanigliato
  • 70 g. di burro
  • 3/4 mele (dipende dalla loro dimensione)
Montate a neve le uova con lo zucchero e successivamente man mano aggiungete la farina; lavorate quindi per bene.



 Lavate il limone e grattugiatene la scorza nell'impasto, continuando sempre a girare.


Nel frattempo sciogliete il burro in un pentolino facendo attenzione a non farlo bruciare.


Sbucciate dunque le mele e tagliatele a cubetti, avendo cura però di lasciarne una per la guarnizione finale.












A questo punto versate nell'impasto il lievito e dopo aver mescolato il tutto, aggiungetevi le mele a cubetti ed il burro.
Rimescolate e travasate il composto in una tortiera precedentemente imburrata.
Tagliate a fettine sottili la mela che avete messo da parte e guarnite a vostro gradimento.
Infornate a 180° per circa 20 min.

BON APPETIT!!!!!

PS. DIMENTICAVOOOO il simbolo della dea Pomona è la MELA e probabilmente l'incorporazione di questa celebrazione con la festa celtica di Samhain ha dato origine alla tradizione della zucca come emblema di Halloween

giovedì 30 ottobre 2014

ORATA IN CROSTA DI PATATE

Idee per la cena di stasera???

Vi propongo un piatto abbastanza veloce ma di sicuro effetto: "ORATA IN CROSTA DI PATATE"



L'orata, Spaurus aurata, è un pesce osseo appartenente appunto alla Famiglia Sparidae.
La tipica macchia color d'oro che attraversa la fronte, fa si che gli antichi latini l'appellassero aurata.


E' una specie presente sia nel bacino del Mediterraneo che nell'oceano Atlantico; preferisce l'acqua salata ma non è raro trovarla anche in acque salmastre in prossimità di foci fluviali.
L'orata è ricca di acidi grassi polinsaturi e monoinsaturi ed è tendenzialmente un pesce magro. Ovviamente grandi differenze sussistono tra pesce allevato (più grasso) e pescato.
Un'ultima curiosità relativa a questa specie così versatile in cucina è la sua natura ermafrodita proterandro; ovvero nasce unicamente con gonadi maschili che si convertono in femminili esclusivamente quando raggiunge una certa taglia.


Ricetta per 4 persone:


  • 4 orate sfilettate di normali dimensioni
  • 4/5 patate (regolatevi in base alla loro grandezza)
  • prezzemolo q.b.
  • olio d'oliva q.b.
  • pepe e sale q.b.
  • una manciata di pinoli o mandorle tostate
  • carta da forno
Innanzitutto sciacquate le orate sfilettate e lasciatele scolare sul lavello.
Nel frattempo pelate le patate e tagliatele a rondelle di spessore 5/6 mm


Una volta affettate, prendete una teglia da forno, stendeteci all'interno un foglio di carta da forno ed adagiateci le patate.

Infornatele quindi a 200° per 5/10 min. (si devono "asciugare"su entrambi i lati).
A questo punto, dopo averle fatte raffreddare, togliete le patate dalla teglia e al loro posto adagiatevi le orate. Conditele con un pizzico di sale e pepe e cospargetele con il prezzemolo.


Fatto questo, cominciate a ricoprire il pesce con le rondelle di patate,


le restanti ponetele pure intorno alle orate. Versate su tutto un filo d'olio, salate leggermente le patate e completate la vostra portata con i pinoli o con le mandorle tritate grossolanamente.
Infornate a 180° per una decina di min.

BON APPPETIT !!!



mercoledì 29 ottobre 2014

RISO ORIENTALE


Salve ragazzi!!!!

Pensavate che vi avessi abbandonato ?!? Ed invece eccomi nuovamente qui!!
Lo so, lo so... sono stata assente per un bel lasso di tempo, ma  varie vicissitudini mi hhanno tenuta lontano dal blog anche se la mia mente, in realtà, "volava" spesso alle ricette da pubblicare e condividere!!!
Ma adesso, bando alle ciance!!

Oggi vi propongo un primo piatto particolare ma di gran gusto: "RISO ORIENTALE"



Prima di entrare nel dettaglio della ricetta lo sapevate che il riso è simbolo di fertilità??
"Quando con la più serena innocenza si butta il riso agli sposi all'uscita della chiesa" (Isabel Allende, Afrodita), sono in pochissimi a sapere che il gesto rappresenta in realtà l'augurio di abbondanza di seme maschile; quindi di future e prospere gravidanze.
Come sostiene la stessa scrittrice Allende sono in molti a non credere al potere afrodisiaco del riso...ma convengo, con la stessa, che la "prova schiacciante dell'efficacia di questi granelli sta nella sovrappopolazione in Cina!!!"




Ricetta per 4 persone:

  • 400 g. di Riso Basmati
  • 2 Peperoni grandi gialli
  • 2 zucchine grandi
  • 1 cipolla o meglio 1 scalogno
  • 250 g. di petto di pollo
  • 3 cucchiai abbondanti di salsa di soia
  • 20 mandorle tostate 
  • olio d'oliva q.b.

Sciacquate per bene le verdure. Private il peperone dei semini interni e dei restanti filamenti bianchi; quindi tagliateli a listarelle.
Mondate anche le zucchine e tagliatele anch'esse a striscioline.
In una padella fate scaldare un cucchiaio circa di olio d'oliva ed appena è pronto (attenzione non deve bruciarsi ma scaldarsi leggermente) metteteci i peperoni. Fate cuocere e quando si sono ben appassiti toglieteli e poneteli su di una carta assorbente.
Ripetete la stessa operazione con le zucchine.







A questo punto tagliuzzate finemente la cipolla o lo scalogno e fatelo dorare sempre con un filo d'olio in un'altra padella, possibilmente bella capiente: tipo la wok 



Appena pronta  aggiungete i peperoni e le zucchine avendo cura di girare il tutto con delicatezza.
Dopo qualche minuto nella stessa padella andrete a porre il petto di pollo tagliato anch'esso a litarelle.
Nel contempo mettete a bollire in una pentola dell'acqua aggiungeteci un pizzico di sale e cuocete il riso basmati



Scolatelo al dente e versatelo nella padella con gli altri ingredienti. Finite la cottura aggiungendovi i tre cucchiai di salsa di soia.
Vi consiglio di non abbondare con la salsa ma di assaggiare il tutto ed eventualmente aumentare il dosaggio man mano.
Per ultimare la ricetta... sbriciolate le mandorle e mettetele cospargete il vostro piatto a mò di formaggio grattugiato.





VOILA'!!!
BON APPETIT !!!








venerdì 11 luglio 2014

IMPEPATA DI COZZE

Buon pomeriggio !!!
Lo, so che sono mancata per più giorni ....ma eccomi qui nel tentativo di recuperare!!!
Oggi vi propongo un piatto che nelle cucine del Sud, soprattutto d'estate, non manca mai:
" IMPEPATA DI COZZE"


Partiamo subito con il fare un chiarimento.
Spesso mi è capitato di essere spettatrice di vere e proprie disamine circa l'esattezza dell'utilizzo del termine "impepata" piuttosto che "pepata". Ebbene sappiate che i  due vocaboli sono sinonimi per cui perfettamente utilizzabili indifferentemente; infatti indicano in entrambi i casi l'aromatizzare una pietanza con il pepe.

E ora parliamo della "Cozza": facente parte della famiglia dei Mytilidae, si presenta come un mollusco bivalente o equivalente; ovvero composta da due parti, chiamate valve, di dimensioni identiche e principalmente composte da Carbonato di Calcio.
Il mollusco ha al suo interno il mantello (il "frutto") che varia di colore in base al suo sesso; tende infatti al giallo nei maschi e all'arancio nelle femmine.


   Ricetta per 6 persone:

  • 3 kg. di cozze
  • un bel mazzetto di prezzemolo
  • 3 spicchi di olio
  • pepe in abbondanza
  • olio d'oliva q.b.
  • 1/2 kg. di pomodorini ciliegino (qualora vogliate fare l'impepata cosiddetta "rossa")
Innanzitutto lavate benissimo le cozze, avendo cura di pulirle da ogni tipo di impurità. Per facilitare l'operazione vi consiglio di metterle un pò in ammollo in acqua fredda, di prenderle a manciate tra le mani strofinandole vigorosamente tra di loro e poi di procedere, cozza per cozza, all'eliminazione di ogni filamento aiutandovi con un coltellino. Finite l'operazione raschiando le valve con una paglietta di metallo.
Risciacquate finché l'acqua non risulterà pulita.
A questo punto mettete in una pentola un dito di olio d'oliva ed i tre spicchi di aglio divisi a metà. Fate rosolare ed aggiungete i pomodorini tagliati in quattro parti (se non gradite l'impepata rossa, saltate ovviamente tal passaggio). Lasciate leggermente appassire ed aggiungete subito dopo le cozze. Coprite con un coperchio e fate cuocere per circa 10 minuti. Abbiate cura di mescolarle di tanto in tanto.
Quando vedrete che i molluschi si sono tutti aperti, aggiungete il prezzemolo tritato grossolanamente ed il pepe possibilmente macinato al momento. Rimestate il tutto e portate a tavola.



NB. L'impepata di cozze si sposa divinamente con del pane tostato che potrete utilizzare per fare la classica           "scarpetta".

BON APPETIT !!!!!